Il Schneewittchen! Un viaggio nell'oscuro cuore della fiaba tedesca del VII secolo.
La fiaba di “Schneewittchen” (Biancaneve), tramandata oralmente nel VII secolo in Germania, prima di essere scritta dai fratelli Grimm nel XIX secolo, offre uno spaccato affascinante sul mondo popolare dell’epoca. Nonostante la versione disneyana abbia reso la storia celebre per le sue melodie e immagini fiabesche, il racconto originale si dipana con una trama più intricata e cupa, riflesso di un tempo in cui la sopravvivenza era una costante lotta e la paura del sovrannaturale permeava ogni aspetto della vita.
Il cuore della storia ruota attorno a Schneewittchen, una giovane fanciulla di straordinaria bellezza il cui incarnato pallido come la neve, i capelli neri come l’ebano e le labbra rosse come il sangue, scatenano l’invidia mortale della matrigna, una donna ossessionata dalla propria vanità. La regina, accecata dall’ira e dal desiderio di rimanere la più bella del regno, ordina a un cacciatore di uccidere Schneewittchen nel cuore del bosco.
Il cacciatore, impossibilitato ad attuare l’atroce ordine, decide di risparmiare la fanciulla. Schneewittchen, ignara della trama ordita contro di lei, si rifugia nella foresta e trova conforto in una casetta appartenuta a sette nani. Questi piccoli personaggi, ognuno con un nome che rispecchia il suo carattere (Brontolo, Dotto, Gongolo, Mammolo, Pisolo, Eolo e Cucciolo), accolgono Schneewittchen con affetto e le offrono rifugio.
La matrigna, però, non si arrende. Scoprendo la sopravvivenza della sua rivale, decide di assumere le sembianze di una vecchia merciaia per ingannare Schneewittchen e offrirle una mela avvelenata. L’innocente fanciulla, ignara del pericolo, cede alla tentazione e morde il frutto. La mela, come un bacio mortale, la conduce in un sonno profondo che sembra destinato a durare per l’eternità.
Un simbolismo oscuro e affascinante:
Il racconto di Schneewittchen non è solo una semplice fiaba per bambini. Al di là della superficie fantastica, si cela un simbolismo ricco di significati:
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La bellezza come arma e pericolo: La bellezza di Schneewittchen diventa il catalizzatore dell’invidia della matrigna, mettendo in luce come l’aspetto esteriore possa essere fonte di rivalità e violenza.
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Il bosco come metafora del mondo selvaggio: Il bosco rappresenta l’ignoto, un luogo pericoloso ma anche ricco di mistero e possibilità di redenzione. La fuga di Schneewittchen nel bosco simboleggia la sua ricerca di libertà dalla tirannia della matrigna.
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I sette nani come simbolo di comunità: La comunità dei sette nani rappresenta l’importanza del sostegno reciproco e dell’unione in un mondo ostile. Ogni nano, con il suo carattere peculiare, contribuisce alla creazione di un ambiente protettivo per Schneewittchen.
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La mela avvelenata come simbolo della tentazione: La mela, tradizionalmente associata al peccato originale e alla conoscenza proibita, rappresenta la vulnerabilità umana alla seduzione e alle promesse false.
Interpretazioni diverse e riflessioni sulla natura umana:
Il racconto di Schneewittchen ha ispirato numerose interpretazioni nel corso dei secoli: alcuni lo vedono come una semplice storia per bambini con un lieto fine, altri lo leggono come una metafora della lotta tra il bene e il male, del passaggio dall’innocenza all’esperienza.
È interessante notare come, nonostante la sua origine antica, “Schneewittchen” continui a essere rilevante oggi. La storia ci ricorda che la bellezza esteriore può essere ingannevole e che l’invidia può portare alla distruzione. Allo stesso tempo, sottolinea l’importanza di trovare rifugio nella comunità e di resistere alle tentazioni del male.
Infine, la fiaba ci offre un’occasione per riflettere sulla natura umana in generale: sui nostri desideri, le nostre paure e il continuo scontro tra bene e male che caratterizza la nostra esistenza.